Coaching: dallo sport alle HR
Esiste un legame antico e profondo tra il coaching sportivo e il coaching aziendale poiché si tratta in entrambi i casi di ambiti formativi che condividono valori essenziali, quali il teamworking, l’etica, il rispetto delle regole e la competitività.
Di conseguenza lo sport può fornire ottimi spunti per la realizzazione di strategie di HR training finalizzate alla formazione aziendale, ma prima di entrare nel vivo dell’argomento, facciamo un passo indietro e vediamo cosa si intende quando si parla di coaching sportivo.
Cos’è il coaching sportivo?
Il coaching sportivo è la strategia attraverso la quale il coach di una squadra o di un singolo atleta si impegna a migliorare le abilità del proprio gruppo, al fine di aumentarne le capacità generali o prepararlo ad affrontare una performance specifica.
Quest’obiettivo si raggiunge mediante l’educazione dell’atleta e attraverso la realizzazione di un piano formativo, volto ad accompagnare quest’ultimo sino al raggiungimento dei suoi scopi. Tale percorso parte dalla definizione degli obiettivi e mira a motivare l’atleta, a valorizzarne al massimo le potenzialità e a lavorare sulla sua emotività, nell’ottica di un approccio globale alla persona con la quale il coach instaura una relazione positiva e creativa.
Analogie tra il coaching sportivo e l’HR training
Anche il training delle risorse umane si pone come obiettivo principale il miglioramento del contesto aziendale in cui operano i propri lavoratori e la strategia che adotta è essenzialmente analoga a quella del coach sportivo.
Scopo primario del suo lavoro, infatti, è quello di aiutare il team di un’azienda a valorizzare le qualità inespresse di ogni lavoratore, tenendo conto dei seguenti obiettivi:
– Creare un ambiente sicuro e accogliente nel quale il lavoratore possa sentirsi motivato e a proprio agio;
– Dare al lavoratore la possibilità diesprimerea pieno la propria creatività e il proprio ingegno;
– Promuovere il rispetto e la collaborazione all’interno del team, al fine di minimizzare la situazioni di conflitto e creare un ambiente di lavoro stimolante;
– Aiutare il team agestire le situazioni distress;
– Stimolare l’autostima del lavoratore spingendolo a dare il meglio di sé.
Studiare programmi di formazione che mutuino concetti dall’agonismo sportivo, inoltre,può rivelarsi molto efficace anche nell’ottica della prevenzione e della gestione delle criticità, a medio o lungo termine, che possono verificarsi nella vita di ogni lavoratore.
Prepararsi in anticipo, infatti, significa garantire un migliore approccio al problema, esporre l’azienda a costi di intervento minori e ridurre considerevolmente il rischio di turnover.
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